Alla Dakar quella di oggi è una giornata speciale: la carovana si è fermata a Ha’il per il giorno di riposo. Dopo le prime cinque tappe durissime di questa 47esima edizione del rally raid in Arabia Saudita c’è finalmente la possibilità di tirare il fiato, ma non di oziare.
Le assistenze, che non sono state operose dopo la prima frazione della Tappa Marathon (gli equipaggi dovevano arrangiarsi con i mezzi di bordo), ora sono in piena attività e dormire non è facile perché ogni angolo del bivacco è fonte di rumore per i lavori di ripristino dei mezzi.
Anja Van Loon, Ben e Jan Van De Laar ieri quarti per il team De Rooy
Foto di: A.S.O.
Nel Team de Rooy FPT si respira un’aria contrastante. Due Powerstar sono reduci da una giornata da dimenticare, mentre Anja van Loon la Tappa 5 la vuole incorniciare. La olandese che gareggia con i fratelli, Jan e Ben Van de Laar, ha meritato il quarto posto in speciale, suo migliore risultato da quando è protagonista della Dakar nelle ultime tre edizioni. La gestione famigliare consente ai tre fratelli di dividersi le speciali con frazioni di guida ben ripartite che consentono di limitare la fatica e gli errori.
Stando al briefing del direttore di gara la speciale non doveva essere caratterizzata da troppe rocce e pietre e, invece, a dispetto delle previsioni le difficoltà sono state molto maggiori rispetto al giorno prima e gli effetti devastanti per il Team De Rooy si sono visti: se Anja è arrivata quasi a respirare l’aria del podio con una condotta di gara molto attenta proprio sulle asperità, per Ales Loprais e Vaidotas Žala è stata una sorta di… Caporetto.
#605 Skuba Team De Rooy FPT Iveco: Vaidotas Zala, Max Van Grol, Paulo Fiuza sono scivolati ottavi nell'assoluta
Foto di: A.S.O.
Il ceco ha perso il secondo posto nella classifica generale essendo scivolato alla terza piazza: il problema non è tanto la posizione, che resta onorevole, quanto il distacco: 2.16’ dal leader Martin Macik sono un divario enorme. L’11esima posizione nella speciale di ieri è stata causata da una serie di problemi derivati dalle forature.
"Loprais ha avuto una giornata molto dura – ha ammesso Henk van Leuven, team manager di De Root -. Si sono rotte tre balestre del camion. Sono state solo le terribili condizioni della speciale a causare questo disastro. E anche Žala ha patito delle forature e poi una balestra rotta, concludendo la tappa al 20esimo posto, dopo essere stato terzo".
Il giovane lituano ora è precipitato all’ottava posizione nella generale condizionato da oltre 5 ore di ritardo. Eppure, chi ha frequentato l’area di sosta del team De Rooy non parla di un ambiente depresso, ma anzi molto determinato. La sosta è arrivata al momento più opportuno perché c’è la possibilità e il tempo per fare un rialzo completo dei mezzi. La sensazione non è di essere ai margini del deserto, ma in un’officina meccanica dove ciascuno sa cosa deve fare per ripristinare questi bestioni.
“Continueremo a lottare – assicura Van Leuven – non ci arrendiamo. Ales è pronto ad affrontare il resto di questa gara massacrante. È di buon umore, per niente depresso, consapevole che la squadra farà tutto il possibile per rimetterlo nella bagarre”.
Martin Macik con Frantisek Tomasek e David Svanda equipaggio in testa ai camion
Foto di: MMphoto
L’ora di distacco, che era il limite psicologico con cui si considerava un camion fuori dalla possibilità di vittoria, in questa Dakar non conta nulla, perché da un giorno all’altro ci sono sconquassi in classifica: il giovane Mitchel Van den Brink è tornato a essere secondo assoluto dietro all’imprendibile Martin Macik. Il titolare della MM Technology ha messo a punto un mezzo che è giunto alla quarta evoluzione: alla buona velocità di percorrenza dei punti più insidiosi del tracciato aggiunge un’affidabilità impressionante frutto di un lavoro di sviluppo di cui beneficiano anche i numerosi clienti come i due Vand Brink, padre e figlio, portacolori del team Eurol Rally Sport.
Macik può fare un grande affinamento su David Svanda che nominalmente è il… meccanico di bordo. In realtà il ceco è un bravo ingegnere elettronico di MM Technology che dopo ogni edizione della Dakar elabora strategie di gestione del camion sempre più specifiche per non portare la meccanica (telaio, motore e cambio) ai limiti che potrebbero portare a una rottura.
Martin ha vinto tre speciali su cinque e, almeno finora, non ha mai accusato veri problemi, tanto che ha acquisito un vantaggio di quasi due ore sul primo inseguitore che è proprio il compagno di colori Mitchel.
Negli ultimi due giorni Macik ha condotto un trio di Iveco MM Technology a dettare il passo: Kees Koolen è un’abile spalla che supporta il leader, pronto a dare una mano in caso di bisogno. Sul camion #600 del vincitore dello scorso anno sono montate gomme Prometeon: queste coperture, adottate anche dal team Italtrans, si stanno dimostrando più resistenti delle tradizionali Goodyear e possono essere un fattore nel risultato che permette al ceco di essere così incontrastato…
A proposito del team Italtrans: Gallina, Petrucci e Arnoletti sono arrivati al bivacco dopo il capottamento di ieri dopo aver percorso più di 300 km senza parabrezza. Ripartiranno domani, ma senza essere in classifica.
Ales Loprais, intanto guarda lontano e aspetta il deserto dell’Empty Quarter per sperare in una giornata storta di Macik e tornare in lizza per qualcosa d’importante: ci sono ancora sette giornate di battaglia e tutto può succedere.
POS. | Pilota/Meccanico/Navigatore | Camion | Tempo/distacco |
1. | Macik-Svanda-Tomasek | Iveco Powerstar | 31.10'49" |
2. | Van den Brink Mi.-De Pol-Torrallardona | Iveco Powerstar | +1'56'332 |
3. | Loprais-Valtr jr-Stross | Iveco Powerstar | +2.16'53" |
4. | Soltys-Miksch-Sikola | Tatra Buggyra Evo 3 | +3.39'03" |
5. | Van den Brink Ma.-Van Heun-Mouw | Iveco Powerstar | +3.59'15" |
6. | Koolen-Kozlovsky-De Graaf | Iveco Powerstar | +4.12'55" |
7. | Sugawara-Somemiya-Mochizuki | Hino 600 | +4.54'13" |
8. | Zala- Van Grol-Fiuza | Iveco Powerstar | +5.11'17" |
9. | De Groot R.-Van der Vaet-Hulsebosch | Iveco Powerstar | +5.12'39" |
10. | Van Loon-Van de Laar I-Van de Laar B | Iveco Powerstar | +5.48'02" |