La Juventus è arrivata alla sosta per le nazionali da imbattuta, ma con qualche pareggio di troppo e con una serie di situazioni che Igor Tudor proverà a sistemare alla ripresa del campionato e della Champions League. L'avvio di stagione dei bianconeri era stato ottimo, con le vittorie contro Parma, Genoa e Inter, ma poi, come nella scorsa stagione con Thiago Motta, la Juve è stata colpita dalla cosiddetta 'pareggite': con Verona, Atalanta e Milan in Serie A, con Borussia Dortmund e Villarreal.
Nelle ultime partite, la Juventus ha evidenziato situazioni critiche in ogni reparto: la difesa subisce troppi goal, il centrocampo fatica a fare filtro e a costruire, l'attacco non segna più. Tudor, che dispone di una rosa ampia ma poco omogenea in attacco, ma che deve fronteggiare lacune di organico fra i centrali di centrocampo e gli esterni di difesa, in questo avvio di stagione ha cambiato spesso gli interpreti, in particolare in attacco.
Alla ripresa, invece, una delle parole d'ordine sarà quella di trovare un undici titolare fisso, stabilendo delle gerarchie chiare. Poi, ovviamente, ci potranno essere turnover e cambi di formazione, ma partendo da una definizione più chiara di chi è titolare e chi è un'alternativa. La Juventus e Tudor, in questo, sembrano aver imparato la lezione di Alessandro Del Piero, che nei giorni scorsi ha espresso questo pensiero: "Se alterni tanto, tieni tutti sulla corda dai fiducia a tutti. Ma dall’altra parte perdi identità. La squadra si riconosce in un 11 titolare, che ad oggi non c’è, soprattutto lì davanti. Da altre parti, a difesa e centrocampo per esempio, le idee sono chiare. Davanti ancora Tudor non ha le idee chiare".
Il lavoro di Tudor non sarà semplice. Il tecnico croato ha meditato una virata verso il 3-5-2, per affiancare Vlahovic a uno tra David e Openda. Soluzione logica sotto il profilo tecnico, ma con una conseguenza pesante: Kenan Yildiz e Francisco Conceicao, finora titolari alle spalle del centravanti nel 3-4-2-1, farebbero fatica a trovare una collocazione in questo nuovo contesto e rischierebbero di finire ai margini. Entrambi hanno garantito fantasia e imprevedibilità tra le linee, e toglierli dal campo significherebbe rinunciare a una parte importante della creatività offensiva. Il numero 10 è il giocatore di maggior classe della Juventus, l'uomo sul quale costruire il futuro, per lui si parla di un rinnovo di contratto importante: impensabile ridefinire la squadra con una soluzione penalizzante per lui. Per Conceicao vale quasi lo stesso discorso: riscattato a una cifra importante (32 milioni, da aggiungere ai 7 milioni del prestito), il portoghese è stato anche fra i migliori in questo avvio di stagione, compresa la partita con il Milan.
C’è poi l’opzione del 3-4-3 (o, in alternativa, del 4-3-3), ma anche qui le incognite non mancano. Vlahovic resterebbe al centro dell’attacco, mentre a sinistra agirebbe Yildiz — però in una posizione più decentrata, dove tende a incidere meno rispetto a quando parte da trequartista. A destra, invece, si aprirebbe un ballottaggio tra David (che dovrebbe adattarsi a un ruolo più esterno), Conceicao ed Edon Zhegrova, autore di una prova brillante contro l’Atalanta ma poi accantonato contro Villarreal e Milan.
Ecco quindi che una sintesi fra tutte queste soluzioni potrebbe essere rappresentata dal 4-3-2-1 (o 4-3-1-2): Tudor toglierebbe di fatto un difensore e aggiungerebbe un centrocampista, per provare al contempo a coprire di più la difesa e rifornire maggiormente l'attacco. Con questo modulo, un'ipotetica squadra titolare potrebbe essere questa:
(4-3-2-1) Di Gregorio; Kalulu, Bremer, Gatti, Cambiaso; Thuram, Locatelli, Koopmeiners; Yildiz, Conceicao; David.
Oppure (4-3-1-2): Di Gregorio; Kalulu, Bremer, Gatti, Cambiaso; Thuram, Locatelli, Koopmeiners; Yildiz; David, Vlahovic.
Con questo modulo e con questi uomini, gli snodi fondamentali sono tre: in difesa, Kalulu e Cambiaso titolari sugli esterni, con Bremer e Gatti titolari al centro (le alternative sarebbero Joao Mario per Kalulu, Kelly per Gatti e Cabal - quando rientrerà dell'infortunio - per Cambiaso); a centrocampo Locatelli e Thuram intoccabili, e ultima chance per Koopmeiners, con McKennie, Adzic e il rientrante Miretti pronti a sostituire l'olandese; in attacco David e Yildiz insostituibili, con Vlahovic, Conceicao, Openda e Zhegrova pronti a giocarsi le altre maglie.
Con una squadra di questo tipo, sarà fondamentale il mercato di gennaio: dovrà arrivare almeno un centrocampista importante e, probabilmente, andrà trovata una soluzione definitiva alla situazione Vlahovic, provando ad anticipare i tempi rispetto alla scadenza del contratto, fissata per il 30 giugno del 2026.
2025-10-08T13:32:24Z