LA FUGA DI JAM IN TURCHIA: “SE NON SEI UNO SPRINTER, DEVI PORTARE PIZZE A DOMICILIO PER FAR ATLETICA AD ALTO LIVELLO”

Negli ultimi giorni ha fatto notizia a livello globale il trasferimento di alcuni atleti giamaicani sotto bandiera turca. Si tratta di nomi importanti: il pesista (bronzo olimpico) Rajindra Campbell, il super triplista Jaydon Hibbert, il lunghista Wayne Pinnock ma soprattutto l’oro olimpico, il lanciatore del disco Roje Stona. Secondo fonti locali, ognuno di loro avrebbe ricevuto circa 500.000 dollari per cambiare nazionalità. Altre fonti sostengono che riceveranno anche uno stipendio mensile, oltre ad una serie di bonus per prestazione.

La reazione in Giamaica è stata mista: da un lato il dispiacere per la perdita di potenziali medaglie in vista dei Mondiali di Tokyo (ormai imminenti, visto che saranno a settembre 2025), dall’altro l’accusa di scarsa lealtà. Ma c’è anche chi, come l’ex pesista Kyle Mitchell, difende apertamente questa scelta.

Dopo il college, l’atletica diventa un business. Se non sei uno sprinter, in Giamaica vieni dimenticato” ha dichiarato Mitchell al Jamaica Observer. Un caso emblematico è proprio Campbell. Nel 2023 lavorava da Domino’s Pizza per potersi permettere di allenarsi. Ha vissuto a casa di parenti, cercando supporto ovunque per continuare a gareggiare. “È arrivato al punto di consegnare pizze durante una diretta Instagram,” ha raccontato Mitchell.

La critica di fondo riguarda un sistema che in Giamaica premia solo gli sprinter di élite, mentre lascia indietro chi compete in altre specialità.

“Chi li accusa oggi, dov’era quando avevano bisogno? Nessuno può pretendere fedeltà a un sistema che non ti sostiene,” ha aggiunto. Il problema non è nuovo. Mitchell cita altri atleti promettenti – come Bloomfield, Skeen e Hyde – che si sono persi per strada anche a causa della mancanza di un vero supporto professionale e strutturale.

2025-06-24T07:57:31Z