Al via i Mondiali di sci alpino Saalbach (martedì 4 febbraio la prima gara, il parallelo a squadre), oltre a Federica Brignone, Sofia Goggia, Marta Bassino una delle più attese è Lindsey Vonn. Otto medaglie mondiali vinte in carriera, a 40 anni dopo il rientro in Coppa del Mondo (un quarto posto il miglior risultato nella libera di St. Anton) torna in una rassegna iridata in Austria («dove ho già corso nel 2002, molte vita fa») con ambizioni importanti: «Sono veloce, competitiva, mi sento pronta a lottare per un podio» ma «zero pressione»: «Non devo dimostrare niente a nessuno: mi sento bene, fisicamente e mentalmente. È già una fortuna essere qui».
Racconta di aver staccato, di essere tornata in Florida per qualche giorno «di essersi ricaricata» e di aver coccolato uno dei suoi cani, Leo, reduce da un ciclo di chemioterapia. Sfoggia un grande sorriso ma cambia espressione rapidamente quando gli chiedono di rispondere ai critici, del perché tanti attacchi sono arrivati proprio dall'Austria, e dalla Svizzera (duro anche l'ex campione Zurbriggen): «Non mi merito commenti irriguardosi e privi di rispetto al livello di quelli che mi sono stati fatti. Mi aspettavo critiche costruttive e domande del tipo: "è a posto il tuo ginocchio?". E invece la maggior parte riguardava la mia sfera privata».
«Nessuno ha mai chiesto a Marcel Hirscher (anche il fenomeno austriaco era rientrato dopo il ritiro ma è stato costretto a fermarsi subito per infortunio ndr) se la sua vita fosse piena e felice oltre lo sci o se andasse dallo psicologo. Certe cose soltanto a me, e ne ho abbastanza. Soltanto in Europa mi hanno criticato così tanto e hanno sottolineato l'età, negli Usa ho ricevuto invece un sostegno incredibile da tutti, da tante donne come me che volevano rimettersi in gioco ed essere ambiziose: se hai quarant'anni non significa che sei finito» ha proseguito la vincitrice di quattro Coppe del Mondo.
Vonn userà questi Mondiali come un test per Milano-Cortina 2026: «L'obiettivo è arrivarci e se ci andrò sono sicura che le aspettative saliranno. Adesso no, non so dove mi piazzerò e non mi interessa: mi renderebbe felice essere fra le prime dieci. La mia sfida va ben oltre lo sport: c'era un tempo in cui lo sci coincideva con il dolore, ora non più. Sono tornata a vivere con gioia».
2025-02-03T23:01:50Z